ABI – Associazione Bancaria Italiana: imprenditoria femminile e lavoro autonomo

L’ABI, in collaborazione con il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dello sviluppo economico, d’intesa con le associazioni imprenditoriali di categoria maggiormente rappresentative delle imprese (Confindustria, Confapi, Rete imprese Italia, Alleanza delle cooperative italiane) ha sottoscritto il 4 giugno 2014 un Protocollo d’intesa, che prevede un quadro di interventi per favorire l’accesso al credito delle imprese femminili nelle diverse fasi del loro ciclo di vita ovvero della vita lavorativa delle libere professioniste.
Il Protocollo è pervenuto a naturale scadenza il 31 dicembre 2015 ed è stato prorogato per ulteriori due anni – fino al 31 dicembre 2017 – al fine di continuare la positiva esperienza e valorizzare ulteriormente le attività proficuamente avviate dalle banche e dalle parti firmatarie.
È attualmente allo studio la possibilità di una nuova proroga.
Il Protocollo prevede che ciascuna delle banche aderenti metta a disposizione delle imprese femminili e delle lavoratrici autonome uno specifico plafond finanziario, destinato alla concessione di finanziamenti, a condizioni competitive, lungo le seguenti tre linee direttrici:

  •  “Investiamo nelle donne” – finanziamenti finalizzati a realizzare nuovi investimenti, materiali o immateriali, per lo sviluppo dell’attività di impresa ovvero della libera professione;
  •  “Donne in start-up” – finanziamenti finalizzati a favorire la costituzione di nuove imprese a prevalente partecipazione femminile ovvero l’avvio della libera professione;
  •  “Donne in ripresa” – finanziamenti finalizzati a favorire la ripresa delle Pmi e delle lavoratrici autonome che, per effetto della crisi, attraversano una momentanea situazione di difficoltà.

Tali finanziamenti potranno beneficiare della garanzia della Sezione speciale del Fondo di garanzia per le Pmi in favore delle imprese a prevalente partecipazione femminile o delle eventuali garanzie, pubbliche o private, che le banche riterranno utile acquisire.

 

Per approfondimenti consulta il sito dell’ABI