Affitti brevi: Fiaip e Confedilzia chiedono migliorie all’attuale normativa

Sviluppare il dialogo tra chi elabora le politiche abitative e turistiche con coloro che quotidianamente le vivono professionalmente, interpretando le esigenze delle famiglie e di tutti quelli che fruiscono di tali scelte. Questo è l’ambizioso obiettivo del convegno “Le locazioni brevi in Toscana: un’opportunità non solo turistica”ideato dal collegio toscano della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali e da Confedilizia Toscana, svoltosi oggi al Grand Hotel Baglioni a Firenze.

“Le famiglie italiane decidono di canalizzare sempre di piu’ i propri risparmi nel settore immobiliare, quindi secondo noi il governo deve proteggere questo investimento”. Lo ha affermato Gian Battista Baccarini, presidente di Fiaip, nel corso del convegno sulle locazioni brevi oggi a Firenze. Secondo Baccarini il Governo Draghi deve “cercare di attuare delle politiche che siano attive e siano orientate a una semplificazione ed una riduzione del carico fiscale, e ad una agevolazione della transizione digitale ed energetica del parco immobiliare”. Fra le “cose da non fare”, per il presidente di Fiaip, c’e’ invece “la riforma del catasto cosi’ come e’ impostata, che secondo noi non e’ da portare avanti, cosi’ come per esempio altri provvedimenti inerenti al blocco degli sfratti che allontano l’investitore dal settore immobiliare”. Per Baccarini “il rincaro delle materie prime, i costi energetici, il costo della vita che aumenta, l’inflazione galoppante, sono tutti elementi che non possono non preoccupare”, ma “ci sono anche tanti elementi positivi” perche’ l’inflazione “stimola l’investimento immobiliare”, e i tassi dei mutui “seppur in lieve rialzo sono ancora molto contenuti. “Serve inoltre dare un impulso a un settore che, soprattutto nel periodo pandemico, ha dato una grande spinta all’economia nazionale”. “Per noi – ha aggiunto – per rilanciare ancora di più il settore, ci sarebbero delle cose da non fare così come la riforma del catasto così com’è impostata, o altri provvedimenti inerenti al blocco degli sfratti che allontano l’investitore dal settore immobiliare. Le cose invece da fare sono ridurre il carico fiscale: proponiamo la deducibilità dell’Imu anche per le persone fisiche e per le abitazioni, introdurre la cedolare secca per tutto l’uso diverso dell’abitativo in ambito locativo e, per le locazioni turistiche, considerare questo comparto come una risorsa e non come una minaccia, stralciando la norma che prevede che i cittadini che hanno più di 4 appartamenti e vogliono affittarli per locazioni brevi diventino degli imprenditori automaticamente”. 

Presenti alla tavola rotonda, moderata dal giornalista Cristiano Dell’Oste de Il Sole 24Ore, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il referente nazionale Turismo del partito Italia Viva Cesare Andrisano, il presidente FIAIP Gian Battista Baccarini, il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, il vicepresidente FIAIP Leonardo Piccoli e il delegato FIAIP Toscana al Settore Turistico Armando Barsotti.

L’evento è stato un’importante occasione per mettere a confronto diverse esperienze ed elaborare convergenze e uno scambio di conoscenze utili a migliorare ulteriormente il panorama dell’offerta delle locazioni, nella consapevolezza che l’attuale normativa è obsoleta e non più al passo con le esigenze quotidiane di chi vuol affittare, da proprietario o inquilino. “Anche in Toscana, una regione ad alta vocazione turistica – ha sottolineato il presidente di FIAIP Toscana, Simone Beni – abbiamo riscontrato che l’utilizzo di contratti brevi non è riservato soltanto a necessità turistiche ma siamo spesso in presenza di esigenze di lavoro, di formazione o anche familiari, per questo le locazioni vanno sostenute e non vessate da norme sempre più limitanti. Per sensibilizzare le istituzioni abbiamo pensato ad un tavolo di confronto tra i vari portatori di interesse su questo tema, siamo certi che occorra quanto prima una totale revisione delle normative che regolano questo settore per avere un quadro legislativo al passo con le esigenze di oggi, sicuramente più dinamiche di qualche decennio fa”.

Il comparto delle locazioni brevi infatti, anche per gli immobili che non hanno una vocazione turistica, rappresenta un grande asset economico per la Toscana. Come evidenziato dal delegato FIAIP Toscana al Settore Turistico, Armando Barsotti: “I dati del mercato degli affitti brevi parlano chiaro, basti pensare che nel 2019 il numero di ospiti è stato di oltre 48milioni a cui ha fatto seguito un crollo del – 50% nel 2020 a causa della pandemia. Nel 2021 però siamo tornati a oltre 31 milioni di ospiti, un +50% rispetto all’anno precedente. E adesso i dati del 2022 continuano a descrivere un trend in continua crescita che sicuramente proseguirà. Segno distintivo di questa crescita è il +12% registrato nella settimana di Pasqua, nelle città e nei borghi della Toscana”.

“Questo è un fenomeno che è esploso e che sta modificando il tessuto sociale della realtà toscana – sottolinea ancora Armando Barsotti –. Il termine tecnico per descriverlo è “Short Rental” e negli ultimi anni   interessato, è bene evidenziarlo, non soltanto le località turistiche ma bensì tutto il territorio regionale in virtù di un processo di destagionalizzazione e dei de-territorialità sempre più marcato. Per questo motivo invochiamo una riflessione su aspetti concreti con l’obiettivo di sensibilizzare la politica verso una totale revisione delle normative che regolano il settore, sia da un punto di vista amministrativo che fiscale, nell’interesse della proprietà immobiliare e dell’economia nazionale. Tenendo conto che ci sono oltre venticinque adempimenti tra provinciali, regionali e nazionali da rispettare a tutti i livelli del processo delle locazioni brevi”. “È un momento molto positivo, il 2021  – ha sottolineato il presidente nazionale Fiaip, Gian Battista Baccarini:  si è concluso con 750mila compravendite residenziali pari ad un +34% rispetto all’anno  precedente e ad un +24% rispetto al 2019. Anche i prezzi stanno ad una media del +3% in ambito residenziale e anche l’ambito non residenziale è positivo a parte capannoni, negozi e uffici a causa del grande sviluppo del comparto e-commerce e dello smartworking. In generale le famiglie italiane decidono di canalizzare i loro risparmi nel settore immobiliare. Secondo noi il governo deve proteggere questo investimento e cercare di attuare delle politiche orientate ad una semplificazione e ad una riduzione del carico fiscale, agevolando la transizione digitale ed energetica del parco immobiliare”.

Netta infine la posizione del presidente di Confedilizia   Giorgio Spaziani Testa, che sul tema, ha sottolineato: “Gli affitti brevi sono una grande opportunità e non il contrario, perché muovono l’economia e aiutano il settore turistico e non solo quel comparto. Per questo le locazioni brevi dovrebbero essere incentivate e non colpite da norme vincolistiche e punitive. Quando si parla di “giungla” e di mancanza di regolamentazione bisognerebbe sempre ricordarsi che in ognuno degli ultimi quattro anni ci sono stati interventi legislativi tutti con finalità limitative per il fenomeno degli affitti brevi”.

 

Firenze, 19 maggio 2022

Fonte, Ufficio Stampa