Perché la carta stampata ha riacquistato valore nella comunicazione e come usarla a tuo vantaggio (l’esempio di Amazon)

Carta stampata

Nathalie Money
[Articolo scritto in collaborazione con Nathalie Money, Presidente Regionale FIAIP Valle d’Aosta]
La comunicazione cartacea è stata sostituita pressoché ovunque dai formati digitali, per questo è diventata rara e quindi ha acquistato valore. Una cartolina o una lettera nella casella della posta gode di un’attenzione maggiore di una email.

Mezzi cartacei e carta stampata nel settore immobiliare

Sebbene la maggior parte della documentazione viaggi ormai su formato digitale, il settore immobiliare utilizza ancora mezzi cartacei e carta stampata nella propria comunicazione. 

Alcuni esempi di mezzi che resistono in formato cartaceo e possono essere utilizzati da un agente immobiliare per acquisire l’attenzione dei clienti:

  • il biglietto da visita, che serva a valorizzare l’immagine dei collaboratori dell’agenzia e può servire da promemoria da lasciare ai clienti;
  • la cartellonistica personalizzata in agenzia, ovvero i cartelli presenti all’interno del locale o in vetrina con le schede degli annunci immobiliari;
  • la cartellonistica personalizzata in loco, presente sui portoni o sui terrazzi delle abitazioni in vendita, con le informazioni principali riferite dell’immobile;
  • i volantini personalizzati, 
  • le cartelline brandizzate.

Le riviste immobiliari

Un discorso a parte va fatto per le riviste

Alcune agenzie se ne servono per pubblicizzare gli immobili in vendita, ma spesso questo tipo di comunicazione nella cassetta della posta viene recepita come pubblicità spazzatura.

Un utilizzo nuovo e interessante delle riviste contenenti annunci immobiliari consiste nell’abbinare una proposta accattivante per il destinatario, che richiami a un’azione e porti a  una proposta più ampia.
È il caso, per esempio, di riviste contenenti un QrCode che rimandi al sito web o l’invito a visitare il sito per visionare altre offerte o altre fotografie di un immobile. 

In questo modo la rivista serve da ponte di collegamento tra cartaceo e digitale. Cartaceo e digitale convivono e si integrano. Si adotta così un tipo di comunicazione che faccia percepire il vantaggio e non il fastidio.

Fattore di fondamentale importanza è veicolare il messaggio in maniera univoca sul territorio nazionale, curare l’immagine coordinata e il tono di voce. La parola chiave è coerenza tra forma e messaggio

Così facendo, è possibile utilizzare la carta stampata per costruire il proprio personal brand di agente immobiliare.

Cartaceo vs digitale

  • Il cartaceo è unico. Ogni copia si differenzia dall’altra per un dettaglio o un particolare anche minimo.
  • Il digitale è sempre uguale. Ogni copia è identica a un’altra.

 

  • La carta trasmette una sensazione fisica e un messaggio emozionale. 
  • Il digitale è percepito come più freddo e razionale.

 

  • Il cartaceo può contenere un numero limitato di dati e una quantità limitata di informazioni.
  • Il digitale teoricamente non ha limiti e si possono inserire informazioni pressoché illimitate.

 

  • Il cartaceo coinvolge 4 sensi su 5: la vista, l’udito (il rumore della carta), il tatto (la sensazione della carta a contatto con la pelle), l’olfatto (l’odore della carta).
  • Il digitale solo la vista e l’udito (quest’ultimo neanche sempre, solo nel caso in cui siano presenti musica o suoni).

 

  • La carta è utilizzata poco perché costosa, ma ha un costo diverso in quanto il valore è diverso. È considerata superata.
  • Il digitale è considerato il futuro, economico e alla portata di tutti. Il suo valore è inferiore e la sua durata anche, nel senso che in teoria può durare molto più a lungo ma in pratica il suo utilizzo solitamente è piuttosto ridotto nel tempo e viene facilmente sostituito da qualcosa di nuovo.

L’esempio di Amazon

A novembre 2018 Amazon decide di inviare a milioni di clienti un catalogo cartaceo stampato contenente molte proposte di giocattoli per il Natale. 

È la prima volta che Amazon spedisce un catalogo di giocattoli per le vacanze e lo invia a milioni di clienti.

Il catalogo è di circa 70 pagine e viene fornito con codici QR per molti dei prodotti presenti, così da poterli scansionare istantaneamente e completare l’acquisto online. I lettori possono anche scansionare le immagini dei prodotti nel catalogo con la loro app Amazon per ottenere maggiori informazioni e aggiungerli al carrello.

È una mossa per imitare i rivenditori tradizionali.

Il primo catalogo di shopping natalizio mai stampato da parte di Amazon.

“Amazon è entusiasta di offrire un nuovo modo ai clienti di acquistare giocattoli durante le festività natalizie”, aveva dichiarato in una nota.

Il catalogo ha un aspetto rétro, che richiama nei colori e nello stile le grafiche anni ’80 ed evoca ricordi di vecchi giocattoli. Ci riporta indietro nel tempo, a quando sfogliavamo i cataloghi, segnavamo con una penna o una matita gli oggetti che ci piacevano di più, facevamo le orecchie alle pagine per non perdere il riferimento.

La mossa di Amazon rientra in una strategia più ampia, in cui il gigante del commercio ha aperto librerie fisiche e minimarket negli ultimi anni, a partire dal 2017.

Amazon è la prova vivente che si possono rafforzare le proprie strategie digitali e al tempo stesso puntare sulla stampa su carta.

La carta stampata è finita?

Da molti anni si dice che il mercato della stampa e del cartaceo sia finito. Forse non è così.

Alcuni grandi nomi della vendita online stanno invertendo la tendenza, affiancando le proprie strategie digitali a prodotti cartacei. 

Il catalogo di Amazon non solo conferma l’importanza del mezzo cartaceo, ma lo concilia perfettamente con il digitale: ecco quindi che carta e multimediale si integrano.

Anche altri nomi come Ebay stanno tornando a strumenti tradizionali. Pare che la comunicazione sia orientata a includere più piattaforme per coinvolgere nuove e diversificate nicchie di clienti.

Sarà perché, nonostante l’era in cui viviamo, abbiamo l’impressione che se non possiamo vedere o toccare qualcosa è come se non esistesse davvero?

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