Fiaip: “L’efficientamento energetico può giovare all’immobiliare”

 
La nostra Federazione è fermamente convinta che la diffusione di una cultura legata al risparmio e all’efficientamento energetico possa essere una leva per la crescita dell’economia nazionale. Noi come agenti immobiliari siamo chiamati a fare la nostra parte contribuendo, per il nostro specifico ambito, a questa diffusione”.
Ne parla con Simplybiz il Presidente Nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini, analizzando in un’intervista l’attuale situazione e le prospettive di sviluppo del mercato immobiliare.
 
L’Italia è l’unico Paese tra quelli europei in cui i prezzi degli immobili continuano a scendere. Per quale motivo?
Il patrimonio immobiliare italiano è in gran parte vetusto e poco attrattivo. A questo si aggiunge una fiscalità eccessivamente complessa e pesante. Se però si analizzano i dati con maggiore attenzione si scopre che è vero che in generale i valori degli immobili sono in calo, ma a diminuire sono i prezzi di case e appartamenti usati, mentre per il nuovo si registra un trend di crescita. Nel 2018 sono aumentati del 6% su base annua gli immobili compravenduti che rientrano nelle prime tre classi energetiche, mentre sono diminuite del 10% le compravendite relative a quelli rientranti nelle ultime quattro classi. Parallelamente gli immobili compravenduti oggetto di ristrutturazione sono aumentanti del 12%. E ancora, il 77% degli immobili di nuova costruzione rientra nelle prime tre classi energetiche. Questo vuol dire che la cultura dell’efficientamento energetico si sta diffondendo anche in Italia, seppure più lentamente che altrove.
 
 
L’efficientamento energetico farà ripartire l’immobiliare?
Sicuramente la diffusione di una maggiore sensibilità per le tematiche ambientali può avere ripercussioni positive anche sul nostro settore e sull’intera economia. L’efficientamento energetico degli edifici porta con sé 4 vantaggi: riduzione dei consumi domestici; riduzione dell’impatto ambientale; miglioramento del decoro urbano; aumento del valore degli immobili. Per avere un vero rilancio, però, sarebbero necessarie tre azioni: un piano nazionale relativo al comparto immobiliare che coinvolga anche lo sviluppo delle città e le politiche urbanistiche, dei trasporti e dell’ambiente; una riforma delle locazioni orientata ad attrarre gli investitori, nell’ambito della quale rendere strutturale l’applicazione della cedolare secca anche agli immobili ad uso commerciale; una riforma della fiscalità relativa agli immobili, che preveda tra le altre cose di unire Imu e Tasi rendendole deducibili anche per le persone fisiche e per gli immobili abitativi.
 
 
 
 
 
Roma, 4 dicembre 2019
 
Fonte: Ufficio Stampa