Fiaip: Lettera aperta a Federalberghi – Confcommercio Toscana

Fiaip: Lettera aperta a Federalberghi - Confcommercio Toscana

Egregio Presidente Barbetti,

leggo la Sua intervista del 25 marzo u.s. pubblicata sul Corriere Fiorentino in cui Lei boccia le osservazioni di Fiaip sulla Legge regionale Toscana definendole “bizzarre”. Non commento lo stile delle Sue affermazioni e dei giudizi nei miei confronti e delle decine di migliaia di professionisti che rappresento, ma entro nel merito.

Il turismo è citato da tutti i politici come un settore strategico, quante volte abbiamo sentito dire, il vero Tesoro dell’Italia è il Turismo, purtroppo alle belle parole non seguono mai i fatti. Intanto stabiliamo che il Turismo si può declinare in mille rivoli e in tante tipologie ed è quindi possibile parlare di “Turismi”. Lei con la Sua associazione rappresenta solo una parte di questo settore, ma ha la pretesa di rappresentarlo per intero, per questo Lei parla di concorrenza sleale da parte dei proprietari di casa, semplicemente perché ha un’idea corporativistica e antiquata di cosa significa il  Turismo nel 2019.

Peraltro, le locazioni brevi esistono da sempre e solo negli ultimi tempi ha preso corpo il fenomeno dell’affitto anche per i turisti, si è chiesto perché ? Pensa forse di spiegare il finto problema della presunta concorrenza sleale da parte dei proprietari esclusivamente per il fatto, come Lei asserisce, che gli appartamenti costano meno che gli alberghi ? Io penso di no e credo Lei sia consapevole che  l’economia segua le mutate esigenze dei turisti e che quindi  il mercato risponda a delle esigenze oggettive da parte di chi desidera soggiornare nel modo che più gli aggrada.

La vostra battaglia contro gli affitti brevi è stata naturalmente raccolta dalla politica, che non sa distinguere, come Lei del resto, tra i proprietari di casa e la tanto rinomata Airbnb. Presidente, Airbnb è un portale che eroga servizi, non è proprietaria di appartamenti, non decide i prezzi di locazione e non obbliga nessuno ad affittare i propri appartamenti, se questo colosso è sbarcato in Italia ed ha avuto successo è perché ha saputo rispondere ad una richiesta del mercato, che forse la sua categoria non ha saputo cogliere.  Noi di Fiaip avremmo molti più titoli di lei per essere arrabbiati in quanto Airbnb è un intermediario e svolge la stessa nostra attività, peccato che noi subiamo una pressione fiscale complessiva del 63.4% e loro paghino più o meno il 15%  in Irlanda, questa per Lei è concorrenza sleale ? Io penso di no, penso invece che la famosa ondata liberalizzatrice della Bolkenstein, applicata con entusiasmo dal Governo Prodi  e sostenuta da sempre anche dal partito che Governa la Toscana da sempre, abbia causato più danni di una tempesta.

La Bolkenstein detta una regola molto chiara, si pagano le tasse nel Paese o nei Paesi ove l’impresa abbia una stabile organizzazione, quindi è la Legge Europea che permette ad Airbnb di non pagare le tasse in Italia; come vede Lei non ha motivo di prendersela con Fiaip, può invece protestare, e io sarei con Lei, per cambiare la Bolkenstein ed unificare la pressione fiscale in tutti i Paesi dell’Unione.

Si ricorda la famosa tassa Airbnb, da Lei e dalla Sua associazione  richiesta e sostenuta a gran voce e poi approvata dal Governo Gentiloni, bene,  Le comunico che a più di un anno dalla sua applicazione Airbnb, non ha pagato un euro di tasse, mentre l’unico effetto ottenuto, anche grazie al vostro sostegno alla Legge, è stato quello di fare diventare sostituti d’imposta gli agenti immobiliari Italiani, addossando così alla categoria 100 milioni di euro di costi burocratici.

Lei e la sua associazione, in accordo con la regione Toscana, continuate a parlare di evasione, bollando i proprietari di casa come coloro che non pagano le tasse, val la pena ricordale che la proprietà immobiliare dopo la “cura” applicata dal Governo Monti sconta la tassazione più alta d’Europa, i prezzi degli immobili calano da ormai 8 anni consecutivamente e voi avete ancora il coraggio di sparare a zero su chi cerca un reddito da un investimento che il più delle volte risulta improduttivo.

E veniamo al pezzo forte e che più l’appassiona, Le comunico che anche gli agenti immobiliari comunicano da sempre le presenze alla Questura, ma le sembra normale che un proprietario di casa, privato cittadino debba  comunicare al Comune che tipo di forno abbia scelto di mettere nel suo appartamento o se ha deciso di avere un congelatore?  Questo non le sembra bizzarro ?

Non le sembra “bizzarro” che la politica intenda tramutare privati cittadini in imprenditori contro la loro volontà?

Comprendo in parte le sue ragioni, perché anche Lei come noi agenti immobiliari  sa che fare impresa in questo Paese è diventato praticamente impossibile,  quello che non comprendo è invece il suo modo di fare associazione. Non è facendo la guerra alle altre categorie che Lei salverà la sua da una politica illiberale che cerca di limitare la libertà costituzionale di quei proprietari che, anche indebitandosi, hanno investito i loro risparmi nell’immobiliare.

I proprietari di casa, non vogliono fare gli imprenditori (come Lei sostiene) e non lo fanno, esercitano esclusivamente un loro diritto e cioè quello di mettere a reddito un bene per cui pagano le tasse, se questo viene considerato un “reato” è più facile comprendere il perché tanti cittadini si siano stancati di un certo modo di fare politica.

Non è sostenendo la Legge Regionale Toscana che i suoi alberghi faranno più fatturato, in una società liquida (citando Bauman), in cui le scelte economiche vengono decise in modo sovranazionale, le associazioni dovrebbero fare rete e cercare di sopperire, così, ad una politica che riesce esclusivamente a tassare e a burocratizzare i processi economici danneggiando cittadini e imprese.

Dico cose bizzarre ? Forse il suo era un complimento

 

Gian Battista Baccarini

Presidente Nazionale Fiaip