Al via il fondo del PNRR da 400 milioni per lo sviluppo delle imprese femminili

Il programma per lo sviluppo di imprese a conduzione femminile lanciato con la legge di bilancio 2021 prosegue, con l’invio alla Corte dei conti per la registrazione, il decreto che sblocca 400 milioni di fondi UE previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (investimento 1,2 – creazione di imprese femminili della missione 4 “inclusione e coesione”).

Incentivare le donne ad entrare nel mondo delle imprese è, infatti, l’obiettivo del pacchetto di misure promosso dal ministro Giancarlo Giorgetti che punta a rendere strutturali le agevolazioni per favorire la partecipazione delle donne nel mondo delle imprese, rafforzando e ridisegnando gli attuali incentivi a supporto dell’imprenditoria femminile per aumentare la loro efficacia.

In particolare, con il decreto del ministro Giorgetti del 24 novembre, firmato anche dal ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti e inviato alla Corte dei Conti per la registrazione, verrà rafforzato sia il nuovo Fondo per l’imprenditoria femminile che dispone già di 40 milioni di euro (diventato operativo lo scorso 14 dicembre con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto attuativo) sia una serie di misure già avviate come Nuove Imprese a Tasso zero, che supporta la creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria, e Smart&Start, che supporta start-up e PMI innovative.

Previsto inoltre che almeno il 40% della dotazione finanziaria del nuovo Fondo per l’imprenditorialità femminile venga destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

È infine in corso di definizione il “Comitato Impresa donna” che si insedierà al Mise e sarà composto anche da 5 donne imprenditrici e manager che parteciperanno attivamente alle operazioni di monitoraggio sulle misure adottate, proponendo soluzioni a eventuali problematiche che dovessero emergere sul tema della presenza femminile nell’impresa e nell’economia.

Per maggiori informazioni clicca qui