A Bergamo la prima casa si cerca in città e la seconda nelle valli

A Bergamo la prima casa si cerca in città e la seconda nelle valli, dove i prezzi sono convenienti. Ne parla oggi sul Corriere della Sera, nell’edizione di Bergamo,  Giuliano Olivati,  Vice  Presidente Nazionale Fiaip alla Comunicazione e ai Social Media.

Oltre che in città si acquistano abitazioni nelle valli: da San Pellegrino in su e in Valle Imagna. È il ritorno di un fenomeno già conosciuto, in particolare negli anni ‘80, quello in corso nelle valli: i bergamaschi acquistano seconde case non lontane dalla prima. Un’ora o al massimo un’ora e mezza d’auto, o anche meno, dall’abitazione di sempre, o comunque da quella principale. Una tendenza che sta ricreando un mercato immobiliare per appartamenti e villette spesso messi in vendita già anni fa da famiglie milanesi. E non è difficile capire a quali ragioni e motivazioni va ascritta la nuova tendenza: la pandemia, la necessità di un isolamento che è meglio vivere da una stanza con vista su una valle o sul giardino di una villetta, che non da un appartamento in città affiancato da altri appartamenti o condomini.

“Gli americani parlano di Covid real estate, cioè di mercato immobiliare che è legato in modo chiaro alla pandemia che stiamo affrontando “dichiara Giuliano Olivati  Vice Presidente Fiaip alla Comunicazione e ai Social Media. In particolare, il fenomeno in corso si può definire come una sorta di rivincita del contado”, tecnicamente il territorio rurale, più genericamente le aree meno urbanizzate”.

“C’è una sorta di spostamento, che non deve essere per forza definitivo, verso zone diverse dalla città, dall’hinterland, dalla provincia più costruita,  dichiara Giuliano Olivati . Si sfrutta l’opportunità di avere a costi contenuti anche una seconda abitazione, quasi una ripresa dell’idea di un tempo, per certi versi antica, della residenza invernale da una parte e di quella estiva dall’altra: un tempo riguardava famiglie molto benestanti, oggi è una prerogativa alla portata di molti. I prezzi sono rimasti intatti in Valle Imagna e Val Brembana, sono leggermente più alti sui laghi e la situazione è un po’ diversa in alta Valle Seriana, nell’area di Castione, dove si è innescato un certo movimento, anche per i bergamaschi, ma più rarefatto”.

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Roma 10 maggio 2021

Fonte: Uffico Stampa