BERGAMO, OSPEDALE MAGGIORE: IL DADO E’ TRATTO

Dopo anni di travagliata gestazione, prende il via la "madre di tutti le operazioni immobiliari" sull’area dell’Ospedale Maggiore, con 130.000 mq di pubblico/residenziale/terziario/alberghiero. Un piccolo Quartiere Prati nella conca delle Piscine, un’operazione epocale che, a differenza di quanto avvenne con la costruzione del Quartiere San Marco tra via Locatelli e Vittorio Emanuele, partirà proprio dal recupero e non dalla distruzione del vecchio ospedale.
 
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Bergamonews, 18/11/08
Vecchio ospedale – Il sindaco Roberto Bruni oggi pomeriggio, martedì 18 novembre, ha apposto la sua firma sull’atto integrativo dell’accordo di programma tra Comune, Ministero, Ospedali Riuniti e Infrastrutture Lombarde per dare il via alla gara di alienazione dell’area di largo Barozzi. Del quale si è parlato anche ieri sera in Consiglio comunale.
Oggi in Regione la firma per il futuro di largo Barozzi

Un autografo non da poco per Roberto Bruni, che oggi pomeriggio, martedì 18 novembre, ha apposto la sua firma sull’atto integrativo dell’accordo di programma tra Comune, Ministero, Ospedali Riuniti e Infrastrutture Lombarde per dare il via alla gara di alienazione dell’area di largo Barozzi. L’accordo garantirà i fondi necessari per completare la costruzione del nuovo ospedale alla Trucca, opera che dovrebbe essere finita entro il 2010.

 
Proprio l’area di largo Barozzi è stata oggetto ieri sera, lunedì 17 novembre, di un Consiglio comunale straordinario proposto dai consiglieri indipendenti Mario Girola e Giuseppe Anghileri. Le richieste dei due appartententi al Gruppo Misto non sono state accolte: mantenimento del rapporto tra area a destinazione pubblica e privata oltre a un ampliamento della parte universitaria compresa nell’attuale progetto di Infrastutture Lombarde, la creazione di una facoltà di Medicina e l’indizione di un referendum consultivo per chiedere alla cittadinanza un parere sul futuro dell’area. La discussione non ha mai per altro toccato nel merito reali soluzioni alternative al progetto oggetto dell’accordo di programma. Salvo ovviamente il tanto
declamato campus universitario, idea già forzatamente abbandonata quest’estate. "Questo passaggio in Consiglio comunale è stato necessario politicamente – spiega il sindaco Roberto Bruni – ma non tecnicamente. L’atto integrativo dell’accordo di programma non ha infatti bisogno di alcuna ratifica perché non contiene nessuna aspetto di variante urbanistica".

Bruni (nella foto a destra con il il rettore Alberto Castoldi e direttore generale dell’ospedale Carlo Bonometti) torna sulla questione campus universitario sulla quale la minoranza ha pestato i piedi negli ultimi mesi. "Per la mancata realizzazione del campus mi sono sentito mettere sul banco degli imputati insieme al direttore generale degli Ospedali Riuniti e al rettore dell’università – continua -. Quello che è stupefacente è che non venga indicato il vero responsabile: il Ministero dell’Università che ha sempre sostenuto la mancanza di risorse. Non basta la volontà politica. Il Governo non ha messo i soldi, eppure io con i parlamentari ho sempre affrontato la questione. Di fronte all’impossibilità di scegliere il campus bisogna prendere altre strade. C’è l’esigenza di come portare a termine questo ospedale, mi è sembrato assolutamente doveroso, da amministratore serio, considerare le proposte fatte da Infrastutture Lombarde".