REAL ESTATE NEWS: BERGAMO VERSO IL NUOVO PGT

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L’ECO DI BERGAMO, 12/10/08

Nella città del futuro c’è spazio per le industrie
In fase di ultimazione il Piano di governo del territorio. Grossi: «Poco cemento, recuperiamo aree dismesse» Le previsioni: 18 mila abitanti in più. Esaminati 15 mila questionari, ascoltate 154 associazioni, valutate 300 istanze
Una città che cresce, non solo dal punto di vista residenziale, ma anche sul fronte della produzione e del terziario. Cercando di consumare poco suolo e di recuperare aree dismesse. Sono questi alcuni degli elementi che emergono dal Piano di Governo del Territorio (Pgt), lo strumento che sostituirà il Piano regolatore generale (Prg) e che a Palafrizzoni è in fase di ultimazione proprio in queste settimane. Il «bozzone», con le schede dei vari ambiti e tutti gli allegati, è quasi pronto, ma prima di presentarlo alla città (entro fine anno) sarà necessario un minuzioso intervento di correzione a più mani. Ancora top secret, dunque, il dettaglio degli interventi su alcune aree cruciali, ma qualcosa sui principi generali si può cominciare a svelare.

In 15 anni 135 mila abitanti
Prima di tutto, gli abitanti: nei quindici anni della sua validità, il Pgt prevede di portare i residenti nel capoluogo dagli attuali 117 mila a 135 mila. Un bel balzo in avanti, ma comunque meno, come puntualizza l’assessore all’Urbanistica Valter Grossi, «dei circa 160 mila prospettati dal vigente piano regolatore». Una stima al ribasso della residenza, dunque, ma anche un ribadire la convinzione, a più riprese sostenuta dall’Amministrazione, della necessità di aumentare gli abitanti della città per continuare a mantenere lo standard attuale dei servizi. «Per redigere il Piano dei Servizi, abbiamo distribuito in città 15 mila questionari. Molti cittadini hanno chiesto più verde e nuove possibilità per giovani e anziani». Come si è risposto a queste esigenze? Se il sistema dei parchi, con le tre «stanze verdi» alla Trucca, alla Martinella e a Porta Sud, è noto, per i giovani si è lavorato ad aree per eventi e divertimento (compreso un luna park) e a una revisione complessiva degli impianti sportivi. «Per gli anziani abbiamo pensato a nuove strutture di accoglienza e socialità, a forme di residenza protetta, ma anche alla ricostruzione, nelle periferie, di nuove centralità, evitando i quartieri-dormitorio e stimolando lo sviluppo di piccole “città nella città” – prosegue Grossi –. Bergamo mostra già un alto livello di servizi per abitante: il Pgt intende mantenerlo, tenendo conto anche dell’incremento di popolazione».

Un processo partecipato
Il coinvolgimento della città nella stesura del Pgt è passato dai questionari, ma anche dal confronto con 154 tra associazioni, enti e istituzioni locali. Senza dimenticare le istanze di partecipazione pervenute da privati e operatori che hanno voluto lanciare delle loro proposte di trasformazione: in tutto sono state circa 300. E c’è un po’ di tutto: si va dal piccolo proprietario che vuole ampliare casa (circa 170 le richieste) alle proposte più impegnative (un’ottantina), inserite nei 50 cosiddetti «ambiti di trasformazione», ovvero in parti di città, in molti casi dismesse, per le quali il Pgt propone l’insediamento di nuove funzioni. E poi ci sono le 50 proposte specifiche di nuovi servizi: si va dallo spazio per i camperisti all’ampliamento della clinica Castelli, passando per i luoghi di culto. «Le istanze sono state tutte accuratamente valutate. Alcune sono state accolte in modo completo o parziale, altre respinte», precisa il direttore del team di progettazione Giorgio Cavagnis.

Il rilancio della produzione
Dall’analisi delle proposte emerge soprattutto un dato: «La tendenza di sviluppo della città non è, come si potrebbe pensare, prevalentemente residenziale – spiega Cavagnis –. Certo, c’è anche questo, ma nel complesso spiccano altre esigenze». Nell’ordine, produzione, terziario-commerciale, ricettivo e ricerca e sviluppo. Insomma, uffici, alberghi e nuove industrie. Ad altissima tecnologia, ovviamente. Al punto che si sta pensando di «introdurre un ambito strategico dedicato alla produzione, da collocare lungo l’asse Dalmine-Orio», annuncia l’assessore. E il commercio? A questo è dedicato un piano specifico, da cui emerge già un principio: «L’obiettivo è razionalizzare l’offerta, premiando la qualità architettonica e l’inserimento nel tessuto urbano delle nuove strutture». Quindi, almeno nei quartieri storici, niente «supermercati-scatolone».

Schede per disegnare la città
Il Pgt descrive la città futura soprattutto attraverso due strumenti: il Piano delle Regole, che fotografa minuziosamente l’esistente e definisce tutte le possibilità di ristrutturazione ed eventuale ampliamento degli edifici, e il Documento di Piano, strutturato in schede che descrivono le modifiche più impegnative, quelle che riguardano gli ambiti strategici e di trasformazione. «Per l’80% si lavora su suoli già edificati, riducendo al minimo il consumo di aree libere», premette Grossi. Le schede (che raccontano, ad esempio, il futuro dell’area dello stadio, di Largo Barozzi, e così via) non disegnano più, come avveniva nel Prg, l’impronta degli edifici che si potranno costruire, ma danno indicazioni sui volumi da realizzare e sui limiti di altezza. «Si tratta di un sistema più flessibile, che pur fissando dei vincoli precisi lascia all’operatore più libertà nella progettazione – osserva l’assessore –. Una novità importante è poi l’inserimento, nelle schede, delle prestazioni pubbliche attese da chi interverrà su quell’area, ovvero i servizi e le infrastrutture di cui l’operatore dovrà farsi carico».
E sulla viabilità? «Il quadro generale è quello previsto nel Piano Urbano della Mobilità (Pum). Le opere sono solo state definite in modo più puntuale».
Entro dicembre, il Pgt sarà presentato alla città. «Stiamo lavorando a un piano di comunicazione, sfruttando anche le potenzialità dell’Urban Center», anticipa Grossi. Dopo la presentazione, ci saranno 30 giorni per permettere a chi lo desidera di avanzare delle osservazioni. La discussione per l’adozione in Consiglio comunale, in un’unica seduta, è prevista a cavallo tra gennaio e febbraio 2009.