Casa, Fiaip Piemonte: in 6 mesi +6,3% compravendite

Marco Pusceddu (Fiaip Piemonte): “Settore in crescita, ma casa è bene da tutelare”
 
Cresce il mercato immobiliare in Piemonte. Nei primi sei mesi del 2022 le compravendite sono state 34.800, il 6,3% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.   Il 2022 si conferma positivo, vantando nel primo semestre dell’anno un balzo in avanti nelle transazioni con prezzi in aumento rispetto al 2021. “Il Piemonte ha registrato una variazione positiva del 6,3% in questi primi sei mesi, rispetto allo stesso periodo del 2021,” dichiara Marco Pusceddu, presidente di Fiaip Piemonte (Federazione italiana agenti immobiliari professionali). “Lo sprint maggiore – precisa – si è avuto nei primi tre mesi dell’anno con una media del +10% in più nelle transazioni, mentre il secondo trimestre ha visto un andamento più contenuto, circa il +3%. I prezzi restano ragionevolmente stabili, tendenzialmente in aumento, tra l’1 e il 2%, a seconda delle zone, anche se non ancora allineati al trend delle compravendite”.
Ciò  lascia intravedere per il secondo semestre un andamento meno brillante. Per quanto riguarda i prezzi, sono sostanzialmente stabili, con un leggero aumento compreso tra l’1 e il 2%. Nel complesso, i piemontesi si orientano sempre più verso case piccole. Sono proprio gli appartamenti dalle dimensioni più contenute infatti a registrare la crescita di transazioni più elevata.
 
“C’è una lieve diminuzione della superficie media compravenduta – spiega Pusceddu – e un aumento di vendite di abitazioni dal taglio medio piccolo rispetto all’anno passato. Sembra delinearsi un graduale ritorno alla normalità del pre pandemia, sia per scelte abitative sia per la ripresa dell’investimento sul mattone”. “Sul secondo semestre del 2022 ci aspettiamo un andamento analogo, forse però più contenuto. Non è scontato che questi risultati si mantengano nel tempo – sottolinea il presidente del Piemonte -. La caduta del governo, il periodo di incertezza socio-economico, la crisi energetica, da una parte spingono al ‘rifugio’ della casa, ma al contempo inducono alla prudenza. Serve un reale Piano energetico che rassicuri famiglie, imprese, mercato immobiliare e del credito, per salvaguardare il risparmio, quindi anche la casa”.
Sono in testa le province di Asti e di Verbania che spiccano nel semestre con il +18 rispetto ai primi sei mesi del 2021. “Abbiamo ricevuto molte richieste da persone che provengono da Torino, Milano, per vivere nel verde o per avere una seconda casa in cui poter ‘staccare’”, commenta il presidente del collegio di Asti, Roberto Coppola. Nella provincia del Verbano “l’aumento è legato alle seconde case – spiega Francesco Giovenzani, presidente di Fiaip Vco -. Gioca a favore la vicinanza con la Lombardia e con Milano. Anche le valli dell’Ossola, che erano meno richieste, hanno visto un incremento di seconde case: sono tornati i tedeschi, gli svizzeri e tanti milanesi, che facevano lo smart working in affitto, dopo aver apprezzato la zona, hanno poi comprato”.
 
Biella è l’unica provincia ad aver registrato un trimestre negativo: i primi tre mesi hanno segnato il -4% di passaggi di proprietà, per poi riprendersi e attestarsi su un amento del 5,8% nel semestre. “Biella sconta diversi problemi che rendono il mercato immobiliare ondivago, la chiusura delle imprese e la mancanza di lavoro incidono sullo spopolamento e il mercato della casa di conseguenza non prospera”, fa sapere il presidente provinciale di Biella, Alberto Meliga.
 

Complessivamente tutte le province della regione, nel primo semestre 2022, viaggiano con il segno positivo. Vanno dal 2,7% del novarese (2752 compravendite), al 4,9% di Torino (18.874 passaggi di proprietà), per salire con il 5,8% di Alessandria (3095 ntn) e di Biella (1224 ntn), il 7% del cuneese (4488 ntn), l’8% di Vercelli (1238 ntn), e infine, come detto, ci sono le capofila con il 18% di Asti (1645 ntn) e del Verbano Cusio Ossola (1491 ntn). Per quanto riguarda i capoluoghi di provincia a spiccare in termini percentuali sono: Verbania (33%), Alessandria (24%), Asti (23%), Biella (9,8%), Cuneo (8,6%), Torino (6,7%), Vercelli (3,2%), Novara (3%).