Cedolare secca sugli affitti

Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di decreto attuativo del federalismo fiscale, contenente le norme riguardanti l’autonomia impositiva dei Comuni. Il decreto prevede una prima fase di avvio (2011-2014), durante la quale i Comuni riceveranno il gettito dei tributi immobiliari, nell’assetto attuale, e una seconda fase, a partire dal 2014, quando saranno introdotte nell’ordinamento fiscale due nuove forme di tributi propri. Per la prima fase, il provvedimento prevede la devoluzione ai Comuni, relativamente agli immobili ubicati nel loro territorio, del gettito derivante da alcune imposte, tra cui l’imposta di registro, ipotecaria e catastale, l’Irpef relativa ai redditi fondiari, l’imposta di registro e di bollo sui contratti di locazione relativi ad immobili, i tributi speciali catastali, le tasse ipotecarie e la cedolare secca sugli affitti. Quest’ultima è una nuova imposta che il proprietario di immobili locati avrà facoltà di scegliere in alternativa a quelle attuali. A decorrere dall’anno 2011, pertanto, il canone di locazione relativo ai contratti stipulati per immobili ad uso abitativo, e relative pertinenze affittate congiuntamente all’abitazione, potrà essere assoggettato, se il locatore così deciderà, alla nuova imposta, che sostituirà l’Irpef e le relative addizionali, nonché l’imposta di registro e l’imposta di bollo sul contratto di locazione.