Fascicolo Immobiliare dei fabbricati pubblici

L’Ance spiega che anche al fine di poter procedere ad operazioni di valorizzazione degli immobili pubblici il ministero dell’Economia e delle Finanze ha diramato, con la circolare n. 16063 del 9/7/2010 (GU n. n. 172 del 26/7/2010) le linee guida per la costituzione del fascicolo immobiliare dei fabbricati appartenenti ad enti pubblici non territoriali primi fra tutti gli enti previdenziali.

Secondo l’Ance si tratta in pratica di un censimento degli immobili pubblici molti dei quali non risultano neanche accatastati al fine di poter individuare per ciascuno di essi una serie di informazioni suddivise secondo tre tipologie: tecnica, amministrativo-gestionale, storico artistica.

In particolare, le informazioni tecniche si riferiscono ai dati che consentono la localizzazione geografica e l’identificazione catastale completa dei beni.

Gli immobili dovranno essere iscritti negli atti del Catasto con l’indicazione dei relativi identificativi catastali.

Per ognuno di essi sono riportate in banca dati, tra l’altro le informazioni concernenti l’individuazione, la rappresentazione grafica, la redditività (per la determinazione del valore ai fini fiscali) ed i soggetti intestatari, titolari di diritti reali sul bene, con le relative quote.

L’immobile deve essere quindi descritto nel fascicolo immobiliare con l’indicazione dei riferimenti catastali, al fine di consentire la conoscenza delle suddette informazioni.

L’Ance spiega che le informazioni tecniche comprendono poi anche l’analisi urbanistica dell’immobile ai fini del corretto inquadramento del bene con riferimento ai suoi possibili usi, quali la coerenza dell’attuale utilizzo con le indicazioni dello strumento urbanistico vigente o la possibilità di trasformazione, con individuazione degli strumenti urbanistici da porre in essere, volta ad ottenere nuove destinazioni d’uso.

Per quanto riguarda invece i dati storico-artistici essi dovranno servire per individuare correttamente le procedure per l’eventuale dismissione.

Tutti questi dati dovranno poi confluire nel cd. fascicolo immobiliare che rappresenterà una sorta di carta di identità dell’immobile, e sarà predisposto dall’ente pubblico.