il Mandato e la Mediazione: due contratti diversi

IL MANDATO E LA MEDIAZIONE
COSTITUISCONO DUE TIPI DI CONTRATTO DIVERSI

Il mandato è il contratto con il quale una parte si obbliga a compiere uno o più atti giuridici (ad esempio, ad acquistare un bene) per conto di un’altra (art. 1703 c.c.).

Il mediatore, invece, è colui che mette in relazione due più parti per la conclusione di un affare (art. 1754 c.c.): il mediatore compie un’attività di carattere materiale (la messa in relazione delle parti), mentre il mandatario, come si è detto, compie un’attività di carattere giuridico.

Il mediatore può operare per entrambe le parti, e pretendere la provvigione da entrambe, od operare per una parte sola, nel qual caso potrà pretendere la provvigione da una sola parte. In quest’ultima ipotesi, saremo di fronte ad una mediazione c.d. unilaterale (e non ad un mandato: l’attività che viene svolta è sempre la medesima, e cioè l’attività materiale di messa in relazione delle parti, che è attività diversa da quella del mandatario).

La denominazione della sezione del ruolo intitolata agli agenti muniti di mandato a titolo oneroso, sotto il profilo tecnico-giuridico, è perciò erronea.

Si voleva precludere, istituendola, lo svolgimento di attività di mediazione (unilaterale) sulla base di contratti di mandato da parte di soggetti non iscritti nel ruolo. Ma chi fa veramente il mandatario (compie atti giuridici), non svolge attività di mediazione, e non deve perciò essere iscritto nel ruolo.

Mentre chi fa il mediatore (svolge attività materiale di messa in relazione delle parti) spacciandosi per mandatario, non per questo è sottratto all’obbligo di iscrizione nel ruolo: rimane comunque, se non iscritto nel ruolo, un mediatore abusivo. E, rispetto a questa situazione, la previsione di una sezione intitolata ai "mandatari a titolo oneroso" non aggiunge e non cambia nulla.

In altre parole, chi sulla base di un contratto intitolato "Mandato" e facendosi chiamare "Mandatario" riceve l’incarico unilaterale di procurare la conclusione di un affare, è tenuto all’iscrizione nel ruolo perché fa il mediatore, e non perché esiste una sezione dedicata agli agenti muniti di mandato a titolo oneroso.

La sezione intitolata agli agenti muniti di mandato a titolo oneroso andava allora intitolata, semmai, ai mediatori unilaterali (e non ai mandatari).