La figura dell’agente immobiliare in Inghilterra

Nel Regno Unito non è necessario ottenere autorizzazioni amministrative per esercitare l’attività di agente immobiliare.
Ma la mancanza di requisiti specifici ha portato a una minore capacità professionale rispetto a molti stati europei.

Sono particolari e differenti le figure professionali che operano nell’ambito dell’intermediazione immobiliare in Gran Bretagna.
Alcune, come il solicitor, una via di mezzo fra l’avvocato e il notaio, intervengono obbligatoriamente, altre, invece, non sono indispensabili, ma le parti ne fanno solitamente grande uso per la conclusione dei loro contratti immobiliari. I principali attori chiamati a partecipare al processo di compravendita sono l’agente immobiliare (property agent o real estate agent), il chartered surveyor, il property valuer (quel surveyor generico che può compiere le perizie sul valore dell’immobile) e il solicitor.
Il property agent è l’agente immobiliare vero e proprio ed è comunemente chiamato in inglese “estate agent”. Agisce per conto di un cliente e generalmente lo assiste nell’ambito delle operazioni immobiliari come la vendita, l’acquisto e la locazione o come l’ottenimento di un prestito ipotecario. Ricorrere a un agente immobiliare non è obbligatorio, anche se normalmente rappresenta il metodo più efficace e sicuro per vendere o comprare un bene immobile. Nella maggior parte dei casi, la commissione dell’agente è compresa fra l’uno e il tre per cento, ma in realtà non esiste alcuna regola vincolante in proposito.
Nessun diploma specifico è richiesto per operare nel mercato immobiliare residenziale: l’unico generico e vago limite è rappresentato dall’incapacità manifesta di svolgere correttamente la professione. La stessa Naea, la principale associazione nazionale di agenti immobiliari del Regno Unito, si limita a definire, tra le qualità essenziali di un operatore del mercato immobiliare, “la buona capacità di comunicazione, le capacità relazionali, la perseveranza negli affari e la capacità di leggere, scrivere e contare”. Nel Regno Unito non è necessario ottenere alcuna autorizzazione amministrativa per esercitare la professione di agente immobiliare.
Questo corrisponde alla volontà politica inglese di non creare un settore professionale il cui accesso sia limitato ma, d’altro canto, la mancanza di regolamentazione e di requisiti specifici non può non tradursi in una minore capacità professionale degli operatori rispetto a quelli di altri stati europei come il nostro, in cui la professione deve rispondere a precise regole e non semplicemente a norme generiche di mercato.
Alcune condizioni specifiche di incompatibilità con la professione sono stabilite nella legge generale del settore, la Estate agent act del 1979.
L’unico organismo di controllo competente a valutare l’operato di un agente immobiliare nel Regno Unito è rappresentato dall’Office of fair trading, che ha la facoltà di sospendere o interdire in casi estremi l’agente dall’attività.
L’assicurazione professionale e ogni altra garanzia finanziaria non sono previsti per legge, ma ci si rimette alla liberta dei singoli agenti di sottoscrivere o meno una polizza sui rischi professionali.