Massimo Bortolotti: “Decreto Imu? Ossigeno al mercato”

E’ con un misto di sollievo, speranza e soddisfazione che Fiaip ha accolto la notizia dei 4,4 miliardi di euro messi a disposizione dal Governo Letta per rilanciare il comparto dell’immobiliare. Già il 24 Gennaio scorso la nostra Federazione presentava a Roma il Manifesto per il Rilancio del Settore Immobiliare, avviando un’operazione che ci ha visti impegnati giorno dopo giorno, mese dopo mese, per assicurare visibilità alle problematiche dell’intero comparto, fornire contributi innovativi di idee ed elaborare spunti di riflessione ai livelli istituzionali più alti. L’entusiasmo nel vedere l’immobiliare posto di nuovo al centro dell’attenzione della politica e dei media non può prescindere da un’attenta analisi dei dati: se è vero che il calo dei prezzi degli immobili registrato nella prima parte dell’anno è pari al -0,6%, va anche registrato come, confrontando il dato con quello relativo al 2012 (-3,2%), la situazione mostri un miglioramento timido ma senz’altro incoraggiante. Se nello scorso anno erano le regioni del Sud a registrare la flessione più bassa sui prezzi del mattone, nel periodo considerato è al Nord che si rileva il calo minore (-0.1%), mentre le zone del Centro soffrono di più con un -0,8%.

Le novità attraverso le quali si intende ridare ossigeno ad un mercato fondamentale per l’economia italiana, per la vita delle imprese e delle persone, spaziano dall’eliminazione dell’IMU sulla prima casa alla riduzione della cedolare secca sugli affitti, da una service tax che si preannuncia più equa perchè commisurata alla qualità dei servizi erogati dai Comuni alla riforma catastale, tanto attesa per i risvolti – anche commerciali – che essa potrà determinare. Un ambito di intervento fondamentale per il rilancio sarà quello bancario: la Cassa Depositi e Prestiti metterà a disposizione degli istituti oltre 2 miliardi di euro per l’erogazione di nuovi mutui per l’acquisto dell’abitazione principale, incentivo che dovrà fronteggiare la debolezza delle prospettive occupazionali e di reddito che ha affondato le aspirazioni di tanti potenziali proprietari nell’ultimo periodo. Diverse banche si stanno riaffacciando sul mercato dei prestiti e gli effetti di questo quadro generale sui volumi dei mutui si sentiranno a partire dal 2014: gli istituti stanno migliorando l’offerta di prodotti e hanno voglia di ripartire – come confermano da Auxilia Finance – favorite da un costo dei finanziamenti che si manterrà sostanzialmente stabile. La Cassa Depositi e Prestiti, all’80% di proprietà del Ministero del Tesoro, verrà anche utilizzata per ripulire attraverso la cartolarizzazione i bilanci delle banche dai mutui incagliati, trasformandoli in obbligazioni che saranno acquistate proprio dalla CDP. "Queste agevolazioni daranno una bella mano", conferma su Il Resto del Carlino di Sabato 14 Settembre Massimo Bortolotti, presidente del Collegio Fiaip di Bologna, "il dopo ferie nel territorio bolognese e in quello delle Valli del Reno-Samoggia ha mostrato, devo dire, alcuni timidi segnali di ripresa. La gente ha un po’ più di fiducia e il fondo di garanzia annunciato va nella direzione che auspicavamo. Certo, bisognerà verificare che nella realtà l’accesso a questi contributi sia reso trasparente e veloce".

Questa operazione si pone secondo molti operatori come presupposto indispensabile affinchè le banche possano continuare ad erogare mutui contribuendo alla ripresa, che dovrà prevedere anche un progressivo riequilibrio dei prezzi che li faccia avvicinare a livelli più compatibili con il reddito degli acquirenti. Secondo l’ANSA, le misure previste dal decreto IMU potranno aumentare di circa 8 miliardi di euro il giro d’affari del mercato immobiliare, e porteranno 1,3 miliardi di nuovi investimenti nel settore grazie alla maggiore liquidità delle imprese, con una ricaduta positiva di circa 4,4 miliardi sull’intera economia. A tutela di chi il mutuo ce lo ha già, ma fatica a pagarlo, è stato rifinanziato di 40 milioni di euro (ripartiti in egual misura tra 2014 e 2015) lo strumento che prevede la sospensione del pagamento delle rate dei mutui prima casa in caso di perdita del posto di lavoro, grave infortunio o morte del mutuatario. Inoltre, attraverso il rifinanziamento di fondi già esistenti e la creazione di un nuovo fondo presso il Ministero delle Infrastrutture, verranno utilizzati 200 milioni di euro per rendere più sostenibili gli oneri del mutuo e della locazione della abitazione.

Di particolare interesse, infine, il ritrovato fervore che circonda ristrutturazioni e riqualificazione energetica, se si considera che nei prossimi 12 mesi oltre 2,6 milioni di famiglie realizzeranno interventi di efficienza energetica per un valore complessivo di 10,2 miliardi di euro. L’efficienza energetica – insieme ai sempre più diffusi interventi di home-staging e restyling – rappresenta un’occasione unica di sviluppo e di rilancio dell’economia, perché permette di far lavorare piccole e medie imprese presenti sul territorio, le imprese fornitrici di tecnologia ed il mondo finanziario, in una sinergia virtuosa e nell’interesse del Cliente finale. Anche la Regione Emilia-Romagna, da sempre particolarmente attenta alle tematiche sociali, ha posto l’immobiliare al centro dell’attenzione, promuovendo un’iniziativa chiamata Una casa alle giovani coppie ed altri nuclei familiari, che ha messo a disposizione circa 4000 alloggi sul portale Intercent.it (Agenzia Regionale per lo Sviluppo dei Mercati Telematici) da acquistare subito oppure con patto di futura vendita, dopo un periodo di locazione o assegnazione in godimento di massimo quattro anni.

Il ventaglio di iniziative di cui diamo conto sembra aver inciso positivamente sulla fiducia dei consumatori, se dalle statistiche emerge un maggiore ottimismo nei confronti del mercato immobiliare. Il 56% degli intervistati sul territorio nazionale ritiene che questo sia un buon momento per acquistare casa: gli intervistati più ottimisti sono al Nord (58%), mentre al Sud la percentuale scende al 53%. Sono le donne le più convinte che sia il momento giusto per l’acquisto: sono ben il 62% quelle propense all’investimento, ad ulteriore conferma di un mercato immobiliare dalle tinte sempre più rosa e finalmente dinamico, che presenta indici positivi anche nella richiesta di finanziamenti per l’acquisto della prima casa.