Metodo comune di lavoro e futuro della professione: la visione del Presidente Baccarini

Maggiori tutele e garanzie per i contraenti, responsabilizzazione degli operatori, controllo documentale diretto e preventivo come metodo comune di lavoro: nell’intervento che il Presidente Regionale Gian Battista Baccarini ha tenuto in occasione dell’Assemblea di Metà Mandato Fiaip (Firenze, 13 Novembre 2015) ci sono passione, concretezza ed una visione lucida del futuro della nostra professione. Condividiamo il video realizzato dall’Ufficio Stampa Fiaip e, più in basso, il testo in formato integrale.
 

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In questi due giorni ho ascoltato con grande interesse il dibattito che è scaturito nelle tre tavole rotonde, nelle quali si sono affrontate tematiche a mio parere strettamente legate le une con le altre. Ieri si parlava di abusivismo e di legalità, oggi di concorrenza sleale. Bene, io penso che la Federazione stia facendo e abbia fatto il massimo dal punto di vista politico-sindacale per contrastare tali fenomeni però penso anche con la stessa intensità e con la stessa convinzione che per contrastare tali fenomeni in realtà molto dipenda anche da noi.

Penso che tutti noi fondamentalmente siamo dei privilegiati perchè, seppur con mille difficoltà, svolgiamo un lavoro che amiamo. Una professione meravigliosa, bellissima, a mio parere la più bella che esista. Talmente bella che la vogliono fare tutti: commercialisti, avvocati, architetti. Ma allora se la vogliono fare tutti significa che è importante, che è necessaria, che è percepita dall’utenza come indispensabile. Siamo noi, che spesso e volentieri non siamo percepiti come tali. Allora io penso che se noi riuscissimo ad affiancare alle nostre valide argomentazioni commerciali dei servizi concreti, che si traducono in maggiori tutele ed in maggiori garanzie per i contraenti, questi non sentirebbero la necessità di spendere probabilmente meno denari in cambio di incertezza o più denari che con noi tramite figure professionali percepite come più affidabili. Al contrario sarebbero loro, i nostri clienti, ad aiutarci a sbaragliare gli abusivi ed i concorrenti sleali consigliando ad amici, parenti, colleghi e conoscenti di rivolgersi a noi e non ad altri con conseguenti benefici commerciali e politici, perchè le Istituzioni comincerebbero ad approcciarsi a noi con la giusta considerazione ovvero quella di riconoscerci come dei professionisti responsabili e consapevoli dell’importante e delicata funzione sociale che svolgiamo.

In Italia circa il 45/50% delle transazioni immobiliari passa tramite noi, certamente questo è un dato negativo però io ci vedo anche una lettura positiva, ottimistica, ovvero che la nostra professione a differenza di altre professioni che io reputo chiuse ha tanto, tanto margine di miglioramento e a mio parere è necessario per aumentare tale percentuale elevare la qualità del servizio erogato dando un senso compiuto e concreto a quella "P" di Professionali che tanto amiamo e che va a chiudere il nostro splendido acronimo.

Spesso sento dire da colleghi che quella "P" sta a significare serietà, correttezza, onestà, certo, sono tutti valori importantissimi tra l’altro presenti nel nostro Codice Deontologico al quale tutti noi abbiamo deciso di attenerci aderendo alla Federazione. Ma la mia visione di quella "P" si traduce in una maggiore responsabilizzazione di noi operatori, in quanto tutti noi siamo perfettamente consapevoli che nello svolgimento quotidiano della nostra professione non ci possiamo più limitare ad intermediare, a mettere in contatto le parti seppur essere un’attività molto importante e delicata. Oggigiorno dobbiamo dotarci di tutti quegli strumenti che ci consentano di garantire la tranquillità dell’operazione immobiliare mediante un controllo documentale diretto e preventivo sull’immobile, sia sotto l’aspetto legale, fiscale e tecnico e di tale controllo tenere conto nel più congruo valore di mercato da noi definito e solo a tale valore di mercato da noi definito prestarci a promuovere e pubblicizzare il Bene mediante un incarico scritto di vendita che ci consenta di avere il controllo e di poterlo condividere con tutti i colleghi andando in tal modo a tutelare realmente e concretamente entrambe le parti sia sotto l’aspetto commerciale che contrattuale/documentale.

Questa è la direzione in cui va l’Europa, questa è la direzione in cui va la giurisprudenza che spesso anticipa il legislatore ma soprattutto questa è la direzione in cui va il mercato, perchè gli utenti/cittadini quando entrano nelle nostre agenzie spesso e volentieri sono timorosi, sono diffidenti, e noi dobbiamo essere in grado di far percepire loro che siamo in grado di garantirgli – tramite strumenti e servizi concreti – la massima serenità nell’intero e delicato percorso della transazione immobiliare. Da qui il ruolo della Federazione, che a mio parere deve avere l’onore e l’onere di produrre con il contributo e la condivisione di tutti noi un preciso percorso formativo ed informativo che definisca un Modello, una procedura altamente qualificata e professionalizzante finalizzata a definire un metodo comune di lavoro  che ci garantisca la massima serenità nella collaborazione tra noi colleghi valorizzando al massimo la più grande Rete di agenti immobiliari in Italia e in Europa che altro non è che la Rete Fiaip, ovvero la nostra Rete.

Gian Battista Baccarini
Presidente Fiaip Emilia-Romagna