In vista sgravi Ici per la prima casa

Dell’armonizzazione delle rendite finanziarie, nell’apposito disegno di legge delega presentato dal governo al parlamento, resterà solo il titolo. L’esecutivo e la maggioranza, infatti, hanno deciso di accantonare ancora una volta il progetto di riordino che prevedeva l’introduzione di un’aliquota unica al 20% sugli interessi di tutti gli strumenti finanziari, dai titoli di stato alle obbligazioni, ai conti correnti bancari.
 
Fuori, quindi, le rendite finanziarie e nella delega resta la riforma degli estimi catastali. Ma la vera novità è che entreranno gli sgravi sull’Ici per la prima casa, le agevolazioni sugli affitti ai redditi bassi, e forse anche l’aliquota del 20% sui redditi delle locazioni immobiliari.
 
Il provvedimento comincerà ad essere esaminato dalla commissione dopo la pausa pasquale. Sarà a quel punto che il governo presenterà le sue modifiche alla riforma degli estimi catastali e che illustrerà nel dettaglio gli sgravi sull’Ici e sugli affitti. I cambiamenti in questo senso saranno in vigore dall’anno prossimo, ma si tenterà di anticipare gli sgravi già a quest’anno. Sempre che si trovino i soldi per la copertura.
 
Una misura “strutturale che andrà a regime con la riforma degli estimi” ha spiegato il sottosegretario all’Economia, Alfiero Grandi, anche se la maggioranza sta già studiando la possibilità di anticipare gli sgravi a quest’anno, in via transitoria.
 
L’aspirazione sarebbe quella di far scattare gli sgravi dell’Ici sulla prima casa già a giugno, in sede di acconto. Tutto, però, è legato alla disponibilità delle risorse economiche. “Il bonus c’è, ma è chiaro che le risorse non bastano per tutto”, ha detto ieri il viceministro dell’Economia Vincenzo Visco, spiegando che in ogni caso le entrate stanno continuando ad andare piuttosto bene, comunque meglio delle previsioni. “Vediamo a marzo, sembra che vada discretamente e speriamo che continui. Per me l’ideale sarebbe ridurre le tasse, sarebbe il modo migliore per acquistare popolarità, ma nel paese ci sono altri problemi. Ogni ministro e ogni partito dice la sua su come spendere i soldi. Ma le risorse che ci sono non bastano per tutto. Quindi bisognerà fare una scala delle priorità”, ha concluso.
 
(30/03/2007
Fonte Miaeconomia