Le rendite triplicheranno, le tasse (forse) no

È in avanzata fase di discussione alla Camera, il Pdl delega Ac 1762 che,all’articolo 4,prevede la revisione del sistema estimativo del catasto fabbricati. La novità più interessante è costituita dal fatto che la determinazione degli estimi avverrà su base patrimoniale, con l’utilizzo di metodi matematico statistici applicati alla superficie commerciale,per stabilire il valore di mercato di ciascuna unità immobiliare, da cui derivare la base reddituale per le imposte dirette, mediante applicazione di un tasso di fruttuosità sul valore determinato, mentre per l’Ici la base imponibile sarà lo stesso valore patrimoniale.

Per quanto concerne il tasso di fruttuosità,si ritiene che il governo abbia inteso riferirsi al «reddito lordo medio annuo ordinariamente ritraibile, al netto delle spese e perdite eventuali », previsto dall’articolo 9 del Rdl 652/39 ma certo sarebbe opportuno che nel testo della legge tale principio fosse inserito, per chiarezza e garanzia dei contribuenti.

In sostanza, dall’importo del reddito lordo dovranno dedursi le spese per l’amministrazione, assicurazione, ammortamento del capitale investito, la straordinaria manutenzione e gli eventuali oneri di sfitto e morosità, proprio come è specificato nel regolamento del Catasto Edilizio urbano (Dpr 1142/49).

Peraltro, poiché come risulta dalle numerose proiezioni già effettuate in quasi tutti gli uffici provinciali dell’agenzia del Territorio, i valori catastali di nuova formazione mediamente triplicheranno (si veda la tabella) rispetto a quelli attuali, l’ultimo punto dell’articolo 4 prevede «l’introduzione di meccanismi volti ad assicurare l’invarianza di gettito complessivo delle imposte erariali e comunali», per cui coerentemente ad esempio, l’aliquota minima dell’Ici, dovrebbe essere ridotta all’1,33 in luogo dell’attuale 4 per mille.

Le associazioni dei proprietari hanno chiesto che le rendite siano determinate in base ai valori locativi. Ma il governo non intende modificare l’articolato e inoltre la rilevazione è difficile: le unità immobiliari residenziali e relative pertinenze sono oggi 46,3 milioni,l’85%del patrimonio complessivo e solo il 18% sono in locazione e di queste almeno un terzo è di proprietà di ex Iacp ed enti pubblici.

 

Fonte: Sole 24 ore