Nuovo pacchetto sulla casa

Aliquota unica sugli affitti e sensibile riduzione dell’Ici sulla prima casa: sono le due misure che il Governo vorrebbe introdurre in un pacchetto di misure per la casa e l’emergenza abitativa. «Il Governo sta discutendo la questione della riduzione dell’Ici, con l’obiettivo di garantire la compatibilità con il risanamento dei conti pubblici» ha affermato il viceministro dell’Economia Roberto Pinza, a margine dell’assemblea annuale di Assogestioni tenutasi nei giorni scorsi a Milano.
«La discussione è in corso a livello di governo – ha aggiunto Pinza – l’importante è assicurare una rigorosa compatibilità (con il risanamento) e non farsi prendere la mano».
Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa implica questo nuovo “pacchetto casa”. L’ipotesi che si starebbe ventilando è quella di una riduzione dell’aliquota Ici sulla prima casa, che dovrebbe costare allo Stato qualcosa come 2,5-2,7 miliardi di euro, che dovrebbero essere reperiti con la lotta all’evasione fiscale. Il “pacchetto casa”, comunque si contraddistingue per il doppio binario: da una parte si riduce l’Ici, dall’altra si promuove l’aliquota unica al 20% sugli affitti, che avrebbe lo scopo di smantellare il sistema delle locazioni in nero, e quindi
l’evasione fiscale.
«L’aliquota unica sulla casa: va bene solo se si aggancia alla riforma degli affitti» è quanto dichiarato da Luigi Pallotta, segretario generale, del Sunia. «Parlare solo di aliquota unica sul reddito dalle case in affitto senza affrontare contestualmente il problema del caro affitti e della calmierazione – ha aggiunto Pallotta – sarebbe un errore gravissimo.
In Italia c’è un gravissimo problema legato al caro-affitti e alla crisi del mercato della locazione che non dà le risposte attese dalle famiglie e dei giovani in cerca di abitazione. Il mercato deve essere regolamentato seriamente con una politica che consenta di sconfiggere la giungla dei canoni insopportabili». Di Pierpaolo Molinengo
 
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