Vita dura dell’inquilino secondo il Censis: affitti alle stelle e redditi bassi

Vita difficile per chi vive in affitto: prezzi alle stelle nelle grandi metropoli che incidono pesantemente sul reddito delle famiglie italiane. Sono circa 4 milioni e 180 mila i nuclei familiari che vivono attualmente in affitto nel nostro Paese, pari al 18,7% delle famiglie italiane (erano il 20,3% nel 2004). Abitare in affitto rappresenta una pura necessità per il 74,7% degli inquilini in locazione da privati nelle grandi città, dato che scende al 64,2% nelle piccole e medie città. Lo rilevano i risultati, presentati a Roma, dell’indagine che il Censis, in collaborazione con il Sunia e la Cgil, ha realizzato negli scorsi mesi su un campione di 5 mila famiglie in affitto, che offrono un quadro aggiornato sul comparto affitti di immobili. Solo il 14% degli inquilini in affitto nel settore privato prevede l’acquisto, nel prossimo triennio, di un’abitazione. La percentuale sale al 25,3% se si considerano i locatari nella fascia di reddito sopra ai 20 mila euro.

Agli ultimi posti in Europa, dove la percentuale di famiglie in locazione supera anche il 40%, chi vive in affitto in Italia rappresenta una minoranza rispetto ai proprietari di case e non ha vita agevole soprattutto nelle grandi aree urbane, dove i prezzi di mercato degli affitti hanno registrato, nel periodo 1999-2006, un incremento del 112%, con punte fino al 128% nel Centro Italia. Colpite, in particolare, Roma e Firenze. I prezzi di mercato in alcune grandi città del Centro Nord raggiungono o, addirittura, superano quelli di alcune grandi città europee.

Il profilo degli affittuari. L’indagine ha rilevato come i nuclei unipersonali rappresentino il 20,5% delle famiglie in affitto da privati (il 15,6% occupano un alloggio pubblico), mentre le famiglie numerose, con 5 o più componenti, corrispondano al 19,7% del totale nel privato e al 12,3 nel settore pubblico. In media, nel mercato privato, la famiglia risiede nell’alloggio occupato da 9,8 anni, contro un valore di 16 anni nell’affitto pubblico.

Riguardo al canone pagato dalle famiglie in affitto, che ovviamente non corrisponde ai prezzi attuali di mercato per chi ricerca un immobile in affitto, l’indagine condotta evidenzia un valore medio nazionale, del settore privato, pari a 440 euro mensili, in crescita rispetto a una precedente indagine del Sunia del 2003 che indicava una valore medio pari a 387 euro mensili. Si paga un canone medio maggiore nelle Regioni del Centro Italia, 580 euro al mese, rispetto ai 454 euro del Nord Est. Nel Nord Ovest, invece, si pagano 426 euro al mese. I valori più bassi al Sud, dove si registra un canone medio mensile pari a 376 euro al mese.

Il reddito degli inquilini. Il disagio di vivere in affitto viene misurato anche in relazione al reddito delle famiglie locatarie di immobili. La ricerca evidenzia come il 76,4% delle famiglie in affitto ricadano in una fascia di reddito al di sotto dei 20 mila euro, il 20,1% tra i 20