Continua il successo del bonus ristrutturazioni

Inizia il decimo anno per le ristrutturazioni agevolate ai fini del recupero del patrimonio edilizio.
La Finanziaria 2007, infatti, proroga ancora fino al prossimo 31 dicembre questo istituto fiscale che, di anno in anno, risulta incontrare sempre più il gradimento dei contribuenti.
Dal 1998 a oggi sono 2.823.496 le comunicazioni giunte all’ufficio di Pescara e un numero ancora maggiore di contribuenti ha potuto godere delle detrazioni fiscali relative alla spesa sostenuta per ristrutturare il proprio immobile.
Dal 1° ottobre 2006, la detrazione fiscale è scesa dal 41 al 36 per cento, ma l’Iva è tornata all’aliquota agevolata del 10 per cento anziché del 20. Questa formula ha fatto impennare il numero delle comunicazioni nell’ultimo trimestre 2006.
L’analisi dei dati evidenzia come dal 1998 (240.413) a oggi, i numeri siano stati in continua crescita fino al 2002 (358.647).
Il 2003 ha segnato un piccolo calo (313.537), subito riassorbito nel 2004 (349.272). Il 2005 si è discostato di poco dall’anno precedente (342.396) e, per finire, il 2006 registra il nuovo record con ben 371.084 moduli inviati, battendo il precedente record del 2002. L’ultimo anno incrementa, quindi, il totale del 3,47 per cento rispetto al 2002 e dell’8,38 per cento rispetto all’anno precedente. Se vogliamo analizzare il totale da quando è in vigore la norma delle ristrutturazioni agevolate, ripartito territorialmente, secondo la metodologia seguita dal Centro operativo di Pescara, guardando la cartina, salta subito agli occhi la superiorità numerica del Nord.
La somma delle regioni del Nord-Est (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino e Veneto) è 991.321, mentre quella del Nord-Ovest (Liguria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta) è 989.917. Nord-Est e Nord-Ovest sommati costituiscono oltre il 70 per cento del totale nazionale (1.981.238).
Scendendo giù per la penisola, il Centro (Lazio, Marche, Toscana e Umbria) raggiunge un totale di 507.385 comunicazioni, pari a quasi il 18 per cento del totale nazionale. Infine, le restanti regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) sommate (334.873) rappresentano appena il 12 per cento circa del totale nazionale. Si conferma, in testa alla classifica delle regioni, la Lombardia, che supera la soglia del mezzo milione (575.385). Sul podio anche Emilia Romagna (411.524) e Veneto (340.143). Segue, a ruota, il Piemonte (261.192) e poi, più distaccate, le altre regioni comprese fra 100 e 200mila (Toscana 195.857, Lazio 182.954, Liguria 141.843, Friuli Venezia Giulia 126.915 e Trentino Alto Adige 112.739).